lunedì 15 dicembre 2014

Il Pellegrinaio del Santa Maria della Scala di Siena

Il Santa Maria della Scala è un vero e proprio labirinto rimasto attivo come ospedale fino a ieri, praticamente, in quanto gli ultimi reparti sono stati trasferiti nel 1998 nell'attuale Ospedale Le Scotte che si trova fuori dal centro storico di Siena.

Il Pellegrinaio era la sala adibita ad accogliere i viandanti bisognosi di ricovero e di assistenza e gli affreschi nelle pareti, eseguiti nella prima metà del 'Quattrocento e da guardarsi da sinistra a destra, raffigurano la nascita leggendaria e storica dell'Istituzione e le sue funzioni: accogliere i pellegrini, aiutare i poveri, assistere -e successivamente anche curare- i malati, accogliere e curare i gettatelli (fanciulli abbandonati dai genitori).

I colori degli affreschi colpiscono per la loro vivacità. Inoltre il realismo, sempre caro agli artisti senesi, qui è stato ottenuto anche nel disegno grazie alla prospettiva.

Siete pronti? iniziamo allora questo tour visivo e mi raccomando, aguzzate la vista perché i dettagli sono strepitosi!

Pellegrinaio, Siena: spazio assistenziale
Pellegrinaio: spazio assistenziale

Pellegrinaio, Siena: Il sogno della madre di Sorore (Lorenzo Vecchietta, 1441 circa)
Il sogno della madre di Sorore (Lorenzo Vecchietta, 1441 circa)

Secondo la tradizione la madre del Beato Sorore, subito prima di partorire, ebbe un sogno premonitore in cui vide una scala che da terra si innalzava verso il cielo e, su di essa, alcuni bambini che si arrampicavano per essere accolti dalla Madonna. Era l'annuncio del destino caritativo di suo figlio. (Fonte: Gettatelli Pellegrini di Alessandro Orlandini)

Pellegrinaio, Siena: L'elemosina del vescovo (Domenico di Bartolo 1441-1448)
L'elemosina del vescovo (Domenico di Bartolo 1441-1448)

Dopo la fondazione, l'Ospedale poté ampliare i suoi locali grazie al decisivo contributo finanziario della Chiesa. (Fonte: Gettatelli Pellegrini di Alessandro Orlandini). Da notare l'operaio che sale sulla scala portando il secchiello con i mattoni presi dal mucchio. Orlandini nella sua guida fa notare l'impalcatura da terra che sostituisce quella aerea delle buche pontaie.

Pellegrinaio, Siena: Il dono dell'abito al rettore (Priamo della Quercia, 1442).
Il dono dell'abito al rettore (Priamo della Quercia, 1442).

Di famiglia senese, anche se nato in Sicilia intorno alla metà del XIII sec., Agostino Novello, tornato nella sua città, condusse una vita di penitenza e di eremitaggio acquistando fama di santità. Entrato a far parte dei frati del Santa Maria della Scala, dette loro una più precisa disciplina e anche un nuovi abiti che consisteva in una cuffia bianca, in un berretti di panni nero e in una mantellina, sulla cui spalla sinistra era ricamata una scaletta di seta gialla. (Fonte: Gettatelli Pellegrini di Alessandro Orlandini)

Pellegrinaio, Siena: L'autonomia dell'ospedale (Domenico di Bartolo, 1442-1444).
L'autonomia dell'ospedale (Domenico di Bartolo, 1442-1444). 

La parte storico leggendaria del ciclo non poteva essere chiusa in modo migliore che dall'illustrazione dell'atto con cui il papa Celestino III, in un giorno del lontano 1193, aveva concesso l'autonomia all'Ospedale. (Fonte: Gettatelli Pellegrini di Alessandro Orlandini)

Pellegrinaio, Siena: La cura e il governo degli infermi (Domenico di Bartolo, 1440-1441)
La cura e il governo degli infermi (Domenico di Bartolo, 1440-1441)

Nella rappresentazione di questa scena c'è l'apoteosi dei dettagli. Ogni volta che torno al Santa Maria mi fermo qui davanti quasi a voler controllare che ci sia ancora tutto. A sinistra notiamo un malato sopra una barella mentre due medici stanno controllando le urina; un ferito viene lavato e coperto da due inservienti mentre il medico con gli arnesi del chirurgo sta forse relazionando al rettore sul da farsi. A sinistra un frate sta confessando un moribondo e due barellieri entrano in scena. Da notare gli abiti, i copricapi ma anche le calzature!

Pellegrinaio, Siena: La distribuzione delle elemosine (Domenico di Bartolo, 1441)
La distribuzione delle elemosine (Domenico di Bartolo, 1441)

Da notare il cucchiaio che porta sopra la testa di un mendicante raffigurato nella parte destra della scena, quella dove avviene la distribuzione del pane.

Pellegrinaio, Siena: L'accoglienza e il matrimonio (Domenico di Bartolo, 1441-1442)
L'accoglienza e il matrimonio (Domenico di Bartolo, 1441-1442)

Qui la narrazione inizia dal centro dove il rettore consegna un gettatello alla balia che lo nutrirà insieme alle altre balie come si vede nella stanza in fondo a sinistra. Nel programma, diremo noi oggi, era prevista anche l'istruzione. A destra infine vediamo il matrimonio.

Pellegrinaio, Siena: Il banchetto dei poveri (Domenico di Bartolo (1443-1444)
Il banchetto dei poveri (Domenico di Bartolo (1443-1444)

Questo è solo uno dei percorsi che si possono fare al Santa Maria della Scala.
In questo blog ho già parlato del Museo Archeologico di Siena. Gli altri sono:
- Sagrestia Vecchia dove è custodito l'affresco con la Madonna del Manto
- Jacopo della Quercia. La Fonte Gaia (me-ra-vi-glio-sa) esposta nell'antico Fienile
- Il tesoro. Le reliquie e gli ori. Quando vengo qui mi sento catapultata nel Medioevo. L'allestimento è molto suggestivo.
- Oratorio di Santa Caterina della Notte dove Santa Caterina da Siena assisteva i malati
- Siena. Racconto della città. Dalle origini al Medioevo.
- Le bandiere delle Contrade. Dal Museo Stibbert.
- I percorsi dell'acqua con visita guidata.

Qualcuno di voi è mai stato al Santa Maria della Scala di Siena? se sì: ricordi, impressioni? se no: sapevate della sua esistenza?

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